Chiara Soldati: “Mio padre il primo a credere nel Cortese. Gli diedero del folle, ma…”
Abbiamo avuto occasione di scambiare alcune impressioni sulla situazione attuale e futura del mondo del vino e di parlare dell’Azienda La Scolca con Chiara Soldati.
Come sappiamo il mondo del vino ha una preponderanza di proprietà a guida e la presenza femminile non è stata sempre facilitata, ci vuole raccontare la sua esperienza? Ci sono stati solo ostacoli? E ha trovato differenze nel modo di porsi in Italia ed anche all’estero?
“Ho cominciato 30 anni fa ed allora la presenza era sicuramente sbilanciata verso il genere maschile, ma essendo figlia unica, ho sempre fatto quello che avrebbe fatto un figlio maschio per la sua azienda. Nella mia squadra la presenza femminile è al 50% ed il mio metro di giudizio rimane il merito. Fu un effetto sorpresa all’inizio negli Usa, dove sono molto tradizionalisti, ma ho sempre presentato con rigore il mio profilo professionale”.
Come vede e spiega il suo successo all’estero?
“Sono anni dove non vale più l’improvvisazione. Il segreto del nostro successo, è che in momenti molto complessi si effettua una profonda analisi dei dati economica e geopolitici di tendenze future con selezione dei paesi con i dati micro e macroeconomici”.